La Manutenzione degli Impianti di Riscaldamento: Responsabilità e Importanza della Qualifica del Manutentore

Il 15 ottobre è la data in cui è consentito attivare gli impianti di riscaldamento nella maggior parte dei Comuni della pianura padana. Questo periodo coincide con un picco di lavoro per le aziende di manutenzione: infatti, non appena si accendono gli impianti, le chiamate di chi non riesce a far partire la propria caldaia aumentano rapidamente, spesso mettendo a dura prova il personale disponibile. Questo contesto ci porta a riflettere sul ruolo del manutentore di impianti e sulle responsabilità che assume con il suo intervento.

Chi Può Effettuare la Manutenzione sugli Impianti Termici?

La manutenzione degli impianti termici può essere eseguita solo da imprese abilitate, alle quali lo Stato riconosce specifiche capacità tecniche. Questa abilitazione è fondamentale per garantire la sicurezza, il risparmio energetico e il rispetto dell’ambiente. Eseguire interventi di manutenzione senza i requisiti richiesti mette in pericolo la sicurezza degli utenti (e dei loro vicini) e costituisce un reato di esercizio abusivo della professione, come stabilito dalla sentenza n. 909/2008 del Tribunale di Milano. Ma quali responsabilità gravano su un manutentore abilitato?

Le Responsabilità del Manutentore: Civili, Penali e Amministrative

Le responsabilità del manutentore di impianti termici possono essere classificate in tre categorie principali:

1. Responsabilità Civili
   Le responsabilità civili emergono quando il manutentore causa danni al cliente o a terzi o non rispetta i termini di un contratto di manutenzione. In questi casi, il manutentore o l’azienda possono essere tenuti a risarcire i danni, che sono in genere coperti dall’assicurazione aziendale.
2. Responsabilità Penali
   La responsabilità penale si attiva quando l’intervento del manutentore crea o lascia irrisolte condizioni di pericolo che portano a incidenti previsti dalla legge come reati (ad esempio, un’esplosione in un’abitazione). Questa responsabilità è personale e coinvolge direttamente il manutentore, ma può estendersi anche all’impresa (e quindi al legale rappresentante o ai soci) se non dimostra di aver affidato il lavoro a una persona qualificata e competente, dotata del tempo e degli strumenti necessari.
3. Responsabilità Amministrative e Sanzionatorie
   Questo tipo di responsabilità è a carico dell’impresa quando un dipendente viola una norma che prevede sanzioni amministrative. Ad esempio, errori nella compilazione del libretto di impianto o nel rapporto di controllo di efficienza energetica sono sanzionabili e l’impresa ne risponde.

Tra queste, la responsabilità penale è la più severa e può coinvolgere sia il dipendente che l’impresa stessa. Per evitare complicazioni, il titolare dell’azienda deve dimostrare di aver fatto tutto il possibile per prevenire incidenti. Uno degli aspetti più difficili da dimostrare è la formazione e competenza dell’operatore: è dunque importante conservare la documentazione dei corsi di formazione e svolgere periodicamente la supervisione sul lavoro dell’operatore, magari eseguendo verifiche a campione.

Incidenti Legati agli Impianti a Gas e Certificazione degli Operatori

Gli incidenti legati agli impianti a gas riguardano principalmente i generatori di tipo B, i sistemi di scarico dei fumi e le ventilazioni dei locali. Dal 2014 è possibile richiedere una certificazione per gli operatori che lavorano sugli impianti a gas, riconoscendo le loro capacità attraverso organismi di certificazione terzi. Questa certificazione è cruciale per le aziende con dipendenti che operano come installatori e manutentori, poiché consente di attestare le competenze possedute, distinguendo così le responsabilità personali.

A differenza dei responsabili tecnici, le cui competenze sono verificate dallo Stato, per i manutentori dipendenti non esistono altri strumenti per dimostrare le abilità possedute. La certificazione rappresenta quindi una garanzia di competenza, contribuendo a tutelare sia i clienti sia l’azienda stessa.